Sherwood goes hardcore 3 – Padova

Per la serata Sherwood Goes Hardcore#3, mini festival hardcore punk, allo Sherwood Festival di Padova si esibiscono per la loro seconda data italiana, nel main stage, i Suicidal Tendencies, mentre nel second stage troviamo gruppi  quali: The Frog, Game Over, Danny Trejo e Minkions.
Purtroppo, causa lavoro, si arriva che i primi 2 gruppi del second stage hanno già suonato ed i Danny Trejo sono agli ultimi pezzi anche se ho potuto apprezzare il loro sound hardcore tosto e veloce; di seguito ci sono i Minkions, band di Padova che propone il suo thrash punk hardcore coinvolgente e che torna ad esibirsi dopo alcuni anni di pausa chiudendo il loro live con una cover degli Expolited, “Sex and Violence”, cantata a squarciagola da tutti presenti.
Prima di spostarci verso il main stage ci si fa una birra in uno dei variegati stand dove si trova anche cibo per tutti i gusti, si da un’ occhiata al merchandising dei Suicidal Tendencies tra t-shirt, cappellini (i più venduti), bandane e tavole da skate.
Alle 22 ha inizio il live dei Suicidal Tendecies, storica band di Venice quartiere di Los Angeles, che dopo vari cambi di formazione trova la presenza costante del frontman Mike Muir. Partenza potente con “You Can’t Bring Me Now” con un Mike Muir che salta da una parte all’altra del palco. La potenza e l’energia della band rimane impeccabile dal punto di vista musicale e l’inserimento di Dave Lombardo (Slayer) in questo contesto conferma che è uno dei migliori.
In un’ora e mezza di concerto si sente e vede di tutto, dai problemi audio con un sensibile abbassamento dopo i primi 3 pezzi fino alla fine del live, al far salire sul palco gente delle prime file durante i pezzi “Possesed To Skate” e “Saw Your Mommy”; tutto questo non intacca lo show che tra il pubblico ha scatenato pogo e circle-pit in una vera bolgia.
I Suicidal Tendecies hanno suonato molti pezzi vecchio stile dando grande soddisfazione al pubblico presente, anche se a mio modo di vedere ho avuto l’impressione che in un un contesto più piccolo e più vicino al pubblico potessero rendere di più. Si spera, come più volte ha affermato Mike Muir, che questi non siano veramente gli ultimi show che vedremo della band di Venice.
Ci si vede al prossimo concerto!

Live report di Stefano Massarenti
Traduzione di J.L.