Viv Albertine Vestiti, musica, ragazzi Libro Copertina // Viv Albertine Clothes music boys book cover

Viv Albertine “Vestiti, musica, ragazzi”: Storia di una donna punk

Viv Albertine nella sua biografia “Vestiti, musica, ragazzi” ci racconta la sua esperienza di donna nel punk

Adesso è cambiato tutto: ho trovato il significato dell’esistenza nascosto nei solchi di un disco di plastica nera. Prometto a me stessa che entrerò in quel nuovo mondo, ma non so come fare. Chi o che cosa può aiutarmi a raggiungere quell’universo parallelo?
Albertine Viv, “Vestiti, Musica, Ragazzi”, Blackie 2023, p.32

Sono rimasta immediatamente colpita dalla storia di Viv Albertine quando ho assistito alla presentazione del libro “Vestiti, Musica, Ragazzi” al negozio di Hellnation a Bologna. Paola De Angelis, la traduttrice, stringe tra le mani un grosso libro rilegato dal quale spuntano innumerevoli post-it colorati. Con grande trasporto lo descrive, anzi, descrive le sensazioni che ha provato alla prima lettura e inevitabilmente cattura chi come me, assiste alla presentazione. Si tratta di un’autobiografia, scritta dalla stessa Viv Albertine chitarrista delle Slits e cantautrice, che ci racconta in modo onesto e schietto la sua vita dall’infanzia fino ad arrivare al presente (il libro è stato scritto nel 2013 e tradotto solo da poco per la Blackie Edizioni).
Perché dovrei leggerlo? Mi chiedo. Di libri sul punk e sui suoi personaggi chiave ne sono stati scritti davvero parecchi, ma ciò che in questo caso accende la mia curiosità è proprio il fatto che Viv sia una donna. Questo libro infatti non è il classico racconto musicale dei concerti, del Roxy, del pogo, delle chitarre scordate, della droga e del sesso bensì è una storia di una donna, spesso sola, che si ritrova ad affrontare il suo tempo con in mano una chitarra e con una voglia smisurata di esprimere le sue emozioni attraverso la musica punk. Sì, non rimarrete delus*, tutto ciò che ho elencato prima è presente e c’è anche di più: i Clash e i Sex Pistols, Vivienne Westwood e “Il Negozio” (così veniva chiamato “Sex” dai frequentatori abituali) le etichette discografiche e i tour, i capelli cotonati, la vita negli squat e molto altro della Londra a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80. 

Mi sono così abituata a una vita fatta di sfide e di pericoli che ormai la prendo così com’è. Che mi ritrovi a bussare alla porta di un sexy shop, che stia camminando lungo strade di periferia ricevendo insulti e sputi, o che qualcuno mi minacci sulla metropolitana, non faccio mai un passo indietro. Non mi vesto come una persona normale pur di avere la vita facile.
Albertine Viv, “Vestiti, Musica, Ragazzi”, Blackie 2023, p.149

Lato A:

Nella prima parte del libro Viv racconta della sua infanzia e adolescenza, del suo incontro con la musica e del suo desiderio di suonare. Dopo aver scoperto Patti Smith, che rimarrà per sempre il suo riferimento femminile nella musica, scopre che sì, le ragazze possono suonare e possono infrangere quell’immagine di cristallo che la società ha voluto per loro. Inizia quindi presto a frequentare i concerti e dopo aver visto i Sex Pistols decide che, anche se non sa ancora suonare, comprerà una chitarra e da lì a poco entrerà nelle Slits. 
Viv si apre, racconta la sua amicizia con Sid Vicious e Joe Strummer, i pellegrinaggi al Sex, la storia d’amore con Mick Jones, il rapporto con le altre componenti della band ovvero Ari Up, Tessa e Palmolive. Ci trascina in tantissimi aneddoti, a volte tristi o molto imbarazzanti, in cui emerge tutto il contesto storico e culturale del periodo. Ci racconta come sono nati gli iconici album delle Slits “Cut”, “The Return Of Giant Slits”, le registrazioni e i concerti dal vivo. 
Ed infine lo scioglimento della band. 

Lato B:

Le Slits si sono sciolte.
Viv è sola e nemmeno la musica fa più parte della sua vita. In questa parte del libro ci si sente male, malissimo. Viv passa attraverso una lunga fase della sua vita in cui si conforma al resto delle donne degli anni ‘80 e racconta senza vergogna di come avesse sopito il suo passato rivoluzionario, emancipato e pionieristico. 
Matrimonio, aborto, tumore, fivet, violenza psicologica, maternità, solitudine, vita insipida borghese. 
Ed infine, dopo sedici anni, Viv riemerge dal suo letargo e decide di ricominciare da zero: compra una chitarra e si mette a suonare. 

Arrivando alla conclusione, questo libro è davvero unico nel suo genere, è ricco di emozioni, di storie e di personaggi. Viv, attraverso la sua storia, ci trasmette (forse involontariamente) l’importanza di restare sempre fedeli a se stesse.  

Dentro di me sento scattare qualcosa. Che vuoi fare, Viv? Piantala di combinare solo casino in giro. Che cosa vuoi dalla vita? Non ho voglia di stare con nessuno di loro, perciò chiamo un taxi e torno a casa. È ora di dimostrare agli altri, e a me stessa, di che pasta sono fatta. E ora di provarci e forse fallire di nuovo, che è pur sempre meglio di non provarci affatto.
Albertine Viv, “Vestiti, Musica, Ragazzi”, Blackie 2023, p.177

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